To future and beyond - WE'RE CLOSED.

Alle volte capita che la cosa migliore da fare sia ricominciare.


Si prende in mano un pezzo di vita nuova e ci si illude che tutto possa rinnovarsi, ma siamo fatti delle piccole gioie dei nuovi inizi, tanto accorti a carezzare la sensazione dell'euforia da non calcolare parametri e limiti di una rovinosa caduta.


AREDHEADINWONDERLAND è nato tanti anni fa, è stato il mio diario segreto, il mio punto di appoggio nei momenti di sconforto e anche in quelli dove ho toccato il fondo, l'ho raschiato e poi visto allontanarsi e diventare buio.
Quando una scatola si riempie di tante cose, cosi diverse, e per tanti anni, è normale che si logori e che al vederla ci faccia provare nostalgia ma anche un senso di disgusto.
Per quante volte io abbia cambiato aspetto a quella "scatola" essa era ormai consunta e stanca di sopportare i miei cambi d'umore e le mie parole rabbiose.
Cosi arriva il giorno in cui AREDHEADINWONDERLAND chiude, con un coperchio decorato, e contiene al suo interno tanti ricordi. 

Ma io ho ancora bisogno di un posto dove parlare di tutto quello che mi piace e ho alzato il coperchio di ONTOTHEWHITE.

In anni, questo blog ha visto 45.000 persone diverse perdersi all'interno delle sue pagine e dei suoi codici html.
Io non so chi siate, da dove venite e perché o come siate giunti qui ma GRAZIE.

Vi aspetto nel nuovo piccolo angolo della mia "nuova" vita.

Caterina.

MOODBOARD: cos'è e a cosa serve?


Non potete minimamente immaginare quante volte mi sia stato chiesto "cos'è il moodboard che citi sempre su Facebook? A cosa serve?"
Dovendo creare una sezione per le FAQ ho deciso di crearla sul blog, trattando ampiamente tutto quel che è possibile.


Quindi cos'è il moodboard?
La parola moodboard, prima di tutto, è l'unione di mood = umore e board = tavola. Esso quindi è una tavola su cui mettiamo il nostro umore? No, anche se è la prima cosa percepibile. Potremmo invece descriverlo come una tavola su cui spargiamo le idee che abbiamo in mente, al fine di dar loro un ordine e una suddivisione che nell'80% dei casi viene compresa solo da chi crea il moodboard.

A cosa serve?
Se pensate che queste "tavole" siano importanti solo nella fotografia di moda vi sbagliate: i moodboard sono fondamentali per descrivere a chi ci sta di fronte cosa abbiamo in testa, cosa vogliamo realizzare. 
Da quando ho iniziato a creare i mood trovo più facile riordinare le mie idee, li uso anche per realizzare piccole cose in casa o per studiare.
In generale li uso nella fotografia, logicamente, e capita che per un solo shooting io arrivi ad avere anche 4 mood: ispirazione principale, luci, make up, pose a cui ispirarsi.

Come si crea un moodboard?
Al principio avevo un quadernone con anelli comprato da Ikea - ero nel mio periodo scrapbook e compravo di tutto ovunque pur di riempire la mia agendina dei ricordi;
Ebbene, quel quadernone oggi pieno per metà, mi ha seguita dal 2011 fino al 2013: ci ho incollato sopra ritagli di giornale, foto prese da internet e ci ho scritto sopra pensieri. Adesso è pieno di foto mai incollate ed è raddoppiato di volume. Avevo suddiviso il quaderno in modo da dedicare una parte ai mood e una parte a una sezione dedicata alle pose che potevo usare per lookbook o da usare con i futuri clienti.
Potete vederlo nelle due foto seguenti:

 


Dal 2014 uso solo l'iPad: la questione principale è che non sempre ho la stampante a disposizione per stampare ciò che vedo su internet o meglio ancora odio l'idea che il mio quadernone si rovini. In secondo luogo l'iPad è dinamico nella visualizzazione, creo i mood in PDF sul pc e poi li invio in modo da averli sempre con me.



Se non siete ancora convinti potete correre su Pinterest e cercare i moodboard pre-esistenti: esistono moodboard colore, mood per creare siti web e mood per la creazione di collezioni di moda.
Oppure potete usare semplicemente Pinterest per "pinnare" le foto che vi piacciono di più. La Pinboard sarà il vostro "quadernone" virtuale!

Un mood ispirato al color Cipria

Mood ispirato dal colore del legno vecchio

Andrea, will you marry me?


Il 27 settembre è stato un giorno s p e c i a l e : Zack ha chiesto alla sua Andrea di sposarlo. A sorpresa. In gondola! E io mi sento fortunata per essere stata scelta come fotografa in quel delicato momento, dove c'erano mille voci, emozioni e un frastuono di applausi.

Il tutto è stato organizzato da Laura e Linda di Brilliant Wedding Venice-Treviso.

Zack e la sua dolce metà hanno fatto un lungo viaggio da Miami fino a Venezia e lui ha pensato bene di dare a questa vacanza un tocco in più chiedendo subito la mano di Andrea! Inutile dire che la fanciulla ha buttato giù tutta la bottiglia di champagne che vedrete in alcune foto in preda all'emozione e all'incredulità.

Venice, a water world!

La prima settimana di giugno mi ha riservato non poche emozioni: la mia prima volta a Venezia e i miei 22 anni festeggiati li!
Qualcosa di meraviglioso, posti sublimi e tramonti mozzafiato.
Non ho parole perché, come sempre, non riesco ad esprimermi verbalmente. Cerco sempre mezzi quali disegni o fotografie per imprimere quel che mi ha rapita...

Sul taxi verso l'isola di Torcello, dove la superba Locanda Cipriani ci ha ospitati per la prima notte e per il ricevimento di nozze.

Venezia è stata selezionata come luogo per celebrare le nozze di mia cognata. I tre splendidi giorni passati nella Laguna mi hanno permesso di fare una capatina nella splendida Burano, che ha rapito LETTERALMENTE il mio cuore e la mia mente!

Mai Strudel di mele fu più buono! Piccolo market a Burano, di quelli stile anni 60/70.
Le case di Burano sono riconosciute in tutto il mondo per i loro caratteristici colori brillanti.
Eppure io ho apprezzato anche il modo in cui le facciate sono decorate da fiori ancor più colorati e campanelli agitati dal vento.




Il centro città è ricco di botteghe artigianali e piccoli negozi a tema vintage/shabby chic. 
Burano è stata la fuga di un'ora effettuata nello stesso pomeriggio in cui siamo arrivati a Venezia. Sistemate le valige in camera, io e il mio ragazzo ci siamo fiondati presso il molo e il battello ci ha mostrato una parte di Laguna che non sapevo neanche esistesse.
Ammetto di non aver un gran rapporto con le chiatte d'appoggio, che dondolano freneticamente, ma nel complesso ho superato la paura di cadere nell'acqua tra il molo e il taxi!

Tralasciando il giorno del matrimonio, di cui fornirò qualche foto più avanti, ecco qualche foto del viaggio in taxi, che ci ha scarrozzati tra una location e l'altra per scattare qualche foto agli sposi tra San Giorgio e Piazza San Marco.



Il giorno del mio compleanno, nonché l'ultimo, mi porta al Ponte di Rialto e in piccole vie di cui ho mille foto.
Questo post ne ha solo poche, sono quelle che ho scattato per immortalare qualcosa che mi ha colpito nel profondo del cuore e che volevo assolutamente condividere, sperando qualcuno provasse la mia stessa emozione.
Pensare che domani mi ritroverò nuovamente su quelle acque a fotografare una proposta di matrimonio a sorpresa mi rende agitata, emozionata...e felice.


La mitica Vogalonga: migliaia di spettatori e tantissimi partecipanti!

Meravigliose vetrine per le vie di Rialto.